La Natura, in continua trasformazione, si manifesta in un perpetuo e ciclico moto di ritorno a se stessa. Così l’albero, miracolo di rigenerazione, che attraversa le stagioni vestendosi di morte e rinascita, custodisce anche al suo interno il cerchio del tempo, Kyklos, che si ripete ad ogni ciclo di vita.
Un albero abbattuto, sradicato dalla terra, trascinato a valle dalla corrente del fiume e alla terra restituito dal mare: da questo “corpo naturale”, apparentemente privo di vitalità, si muove il corpo umano, dipinto di bianco, come bianco è reso il tronco dall’acqua salata e dal sole. Interrogando la Natura sulla morte, il corpo prende la forma dell’albero, si fa tronco, germoglio, ramo, alla ricerca di luce, di una nuova vita, del superamento del limite fisico dell’esistere, per chiudere il cerchio dell’eterno divenire.
Everything in Nature is in perpetual motion. Nature is constantly changing, cyclically returning to itself.
Thus, the tree is a miracle of regeneration, running through the seasons, dying and rising again, showing inside the circle of time, Kyklos.
A fallen tree, uprooted from the ground, is dragged downstream by the current of the river and returned to the land from the sea. Human body, painted white like the white wood changed by the sun and salt water, takes the shape of the tree. So it becomes log, bud, branch, in search of a new life, going beyond physical limits of existence, to close the circle of eternal becoming. |